Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo il TDoR, il Transgender Day of Remembrance, per commemorare le vittime dell’odio, del pregiudizio e della discriminazione anti-transgender (transfobia). L’evento viene introdotto nel 1998 su iniziativa di Gwendolyn Ann Smith un’attivista transgender, per ricordare Rita Hester, il cui assassinio in Massachussets diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead”, e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo. Ogni anno in diverse città si organizzano iniziative per ricordare questa data, principalmente attraverso fiaccolate, sit-in e candle-linght.
The Transgender Europe’s Trans murder monitoring project ogni anno rileva i dati relativi agli omicidi di persone trans in tutto il mondo: secondo questo osservatorio sono 226 i nomi da aggiungere in questo 2014 alla lista delle vittime. La maglia nera appartiene al Brasile con 113 omicidi. Per il 2014 non è riportato il dato italiano che però ancora una volta rischia di essere tra i più alti d’Europa: la stampa ha infatti riportato lo scorso agosto il caso dell’omicidio di una transessuale di 31 anni a Salerno. Basterebbe quell’unico caso a portare a quota 28 il numero di assassini di persone transessuali avvenuti in Italia dal 2008 a oggi, un dato secondo solo alla Turchia e a cui è necessario affiancare gli innumerevoli tentati omicidi e le quotidiane violenze.