Al Direttivo provinciale dell’Arcigay
Per opportuna conoscenza vi comunico che in data odierna ho presentato l’allegata mozione, resa pubblica con la seguente dichiarazione di accompagnamento:
“Per ricordare e ricordarci che si “deve temere l’omofobia e non gli omosessuali” si celebra ogni 17 maggio la giornata mondiale contro l’omofobia perchè, ancora oggi, insulti, offese, prevaricazioni, aggressioni, violenze sono la realtà quotidiana per tante persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender. Era il 17 maggio 1990 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali elevandola a naturale variante della sessualità.
Per l’occasione, oggi ho depositato presso la Segreteria del Comune di Crema l’allegata Mozione, affinchè anche il Comune di Crema diventi una di quelle realtà, istituzionali e non, che si impegnano concretamente per contrastare questa forma di odio e discriminazione.”
Franco Bordo, Consigliere Comunale di Crema – Sinistra Ecologia Libertà
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Al Sig. Sindaco del Comune di CREMA
Il Sottoscritto Consigliere Comunale di Sinistra Ecologia Libertà presenta la seguente mozione e chiede che venga iscritta all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di Crema.
MOZIONE per la prevenzione e la lotta all’omofobia e alla transfobia
Premesso che:
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Il Parlamento Europeo il 18 gennaio 2006 ha approvato più risoluzioni attraverso le quali invita gli Stati membri ad agire per contrastare i diversi fenomeni in cui la omo-transfobia si manifesta -P6_TA(2006)0018, P6_TA(2006)0273, P6_TA(2007)0167;
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la Costituzione della Repubblica Italiana (art. 3) stabilisce che:
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tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali
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è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese;
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la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all’articolo 2, comma 1 recita: “Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione”;
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la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01) all’articolo 1 recita: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”. E all’articolo 21 ribadisce: “E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali”.
Considerato che:
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il 17 maggio del 1991 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’omosessualità una “variante naturale del comportamento umano”;
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presso il Parlamento Europeo è in preparazione una specifica direttiva sulla prevenzione e la lotta all’omofobia, mentre presso la Commissione giustizia della Camera è allo studio un testo unificato per introdurre nel codice penale l’aggravante inerente all’orientamento sessuale della persona offesa dal reato e all’identità di genere;
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Una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia spinge a considerare le persone omosessuali, transessuali e transgender come perverse o malate, rendendole spesso oggetto di scherno e discriminazione e obbligandole a nascondersi e spesso a rinunciare, per paura di essere scoperte, al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse, furti o ricatti;
Tenuto conto che:
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in Italia non ci sono specifiche politiche tese a contrastare le forme di discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, transessuali o transgender e non esistono dati statistici utili per valutare il fenomeno;
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i dati statistici (2009) dell’Agenzia UE per i diritti fondamentali dimostrano che l’omofobia è un fenomeno socialmente in piena diffusione nei paesi europei ed in molti casi tollerata se non sostenuta apertamente da esponenti politici ed istituzionali;
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la lotta all’omofobia e alla transfobia non riguarda solo le persone omosessuali, transessuali o transgender, ma interessa l’autorità pubblica e la volontà collettiva della società, soprattutto se si considera che le difficoltà hanno spesso inizio sin dalla scuola, non sempre adeguatamente preparata ad affrontare l’argomento;
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i ripetuti e recenti episodi di violenza e di aggressione omofobica e transfobica dimostrano senza ombra di dubbio e con drammatica evidenza il clima di intolleranza e insicurezza cui è sottoposta l’intera categoria dei cittadini omosessuali, transessuali o transgender;
Tutto ciò premesso e considerato, Il Consiglio Comunale di Crema plaude e sostiene l’iniziativa dell’Italia di aderire alla proposta di decriminalizzazione universale dell’omosessualità presso l’Onu, presentata dalla presidenza di turno francese dell’Unione Europea, e accolta da tutti gli altri Paesi dell’Unione Europea. Sollecita il Parlamento italiano all’approvazione di una normativa specifica che tuteli le cittadine ed i cittadini contro ogni forma di manifestazione di tipo omofobico e transfobico.
Invita il Governo italiano:
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a contrastare il fenomeno dell’omofobia e della trans fobia con iniziative formative nelle scuole, nella pubblica amministrazione, tra le forze dell’ordine nonché nei luoghi di lavoro con specifici programmi di “diversity management”;
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a dotare l’Istat dei fondi necessari per il finanziamento dell’indagine contro le discriminazioni per orientamento sessuale;
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a promuovere l’introduzione nei programmi scolastici di ogni ordine e grado di elementi formativi che conferiscano agli studenti autonomia e capacità d’analisi, nonché spirito critico contro ogni forma di violenza e di discriminazione basata sull’identità di genere o sull’orientamento sessuale, ai fini della promozione di una reale autodeterminazione delle persone e a verificare che le istituzioni scolastiche controllino il materiale scolastico adottato dai docenti affinché non contenga stereotipi sessisti o discriminatori;
Impegna la Giunta Municipale:
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ad adottare iniziative utili a far si che la giornata mondiale contro l’omofobia abbia nel territorio comunale un’adeguata risonanza e veda il coinvolgimento delle istituzioni regionali e provinciali;
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a promuovere, anche in coordinamento con le associazioni e gli organismi operanti nel settore, iniziative destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica verso la cultura delle differenze, la prevenzione e la condanna degli atteggiamenti e dei comportamenti di natura omofobica e transfobica;
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a promuovere interventi nella scuola, in collaborazione con gli organismi istituzionali di competenza, affinché l’istituzione deputata all’educazione dei futuri cittadini sviluppi una cultura delle diversità e operi quindi quale luogo principale per lo sviluppo di iniziative dedicate alla lotta contro le discriminazioni;
Crema, 16 maggio 2011
Franco Bordo – Consigliere Comunale di SEL