Nel 2022, un terzo dei permessi di soggiorno rilasciati dall’Italia sono stati concessi grazie allo strumento della “protezione speciale”, voluto da Matteo Salvini con i “Decreti Sicurezza” della scorsa legislatura, che ridefinirono il concetto di protezione umanitaria. In sostanza, si tratta di alcune giuste cause secondo cui, una persona giunta nel nostro paese, ha diritto a essere accolta a prescindere da come sia arrivata. Tra queste ci sono anche l’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Ebbene, mentre il Mediterraneo continua a restituire cadaveri dopo due tragici naufragi di barche con migranti disperati a bordo, la maggioranza vuole sopprimere orientamento sessuale e identità di genere dalla protezione speciale con due proposte di legge che riformano il testo unico dell’immigrazione, il cui esame è già stato avviato in Commissione affari costituzionali della Camera. Giorgia Meloni, inoltre, ha addirittura annunciato l’intenzione del governo di cancellare del tutto la protezione speciale.
Sull’intenzione del governo Meloni ha espresso dubbi persino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, tramite l’ufficio legislativo del Quirinale, perché l’abolizione crea il rischio per molte persone migranti già in Italia di essere espulse da un giorno all’altro in attesa dell’esame sulla domanda di protezione internazionale.
Il rischio che a fare le spese della furia ideologica della maggioranza siano, ancora una volta, le persone LGBTQIA+ è quindi reale!
Sul “Decreto sicurezza” all’art. 19 nell’ambito delle espulsioni si legge:
Art. 19 (Divieti di espulsione e di respingimento. Disposizioni in materia di categorie vulnerabili.)
“1. In nessun caso può disporsi l’espulsione o il respingimento verso uno Stato in cui lo straniero possa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di orientamento sessuale, di identità di genere, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, ovvero possa rischiare di essere rinviato verso un altro Stato nel quale non sia protetto dalla persecuzione.”
Ora, la proposta di legge del leghista Lezzi vuole sopprimere le parole: «di orientamento sessuale, di identità di genere».
Si tratta del primo vero attacco sul piano normativo contro la comunità LGBTQIA+ che il Parlamento ha iniziato a esaminare e a discutere.
Per questo occorre mobilitarsi subito firmando questa petizione e chiedendo che l’Italia resti umana!