Ciao Massimo

È scomparso Massimo Consoli, intellettuale, scrittore e tra i padri fondatori del movimento gay italiano. Aveva fondato le prime organizzazioni gay romane alla fine degli anni Sessanta, animando il panorama culturale della nostra città insieme a Dario Bellezza e Pier Paolo Pasolini. Nel 1969, mentre si trovava in Olanda, aveva pubblicato la “Carta di Amsterdam” per i diritti degli omosessuali.

Aveva fondato nel 1989 il magazine Rome Gay News. Nel corso della sua pluridecennale attività aveva raccolto un Archivio internazionale sull’omosessualità, oggi custodito presso l’Archivio di Stato a Roma. Vi sono contenuti gli originali di articoli, studi, corrispondenze circa le origini del movimento gay raccolti a partire dal 1959 in poi, oltre a migliaia di libri sull’omosessualità. Il 17 novembre 1997, nel ventottesimo anniversario della pubblicazione della Carta di Amsterdam, le Poste italiane emettevano uno speciale annullo celebrativo (primo annullo gay).


Bologna, 4 novembre 2007

Arcigay piange la scomparsa di Massimo Consoli
Se ne va uno dei leader e dei fondatori del movimento gay italiano
Walter Veltroni accolga la richiesta di Massimo di essere seppellito al cimitero acattolico

Abbiamo appreso con commozione e dolore la notizia della scomparsa di Massimo Consoli, tra i padri fondatori del movimento gay italiano. Si è spento all’età di 61 anni nel corso della notte, dopo una lunga malattia.

Protagonista delle maggiori battaglie condotte dal movimento gay in Italia, amico di artisti e letterati come Dario Bellezza, Pier Paolo Pasolini, Sandro Penna, Alberto Moravia, autore di una quarantina di volumi (Homocaust, Ecce Homo, Affetti speciali i più famosi), nel corso della sua pluridecennale attività ha riscoperto o valorizzato, attraverso traduzioni e studi, i “padri fondatori” del movimento di liberazione omosessuale e raccolto un archivio internazionale sull’omosessualità, oggi custodito presso l’Archivio di Stato italiano a Roma. Il 17 novembre 1997, nel ventottesimo anniversario della pubblicazione della Carta di Amsterdam, il manifesto di liberazione dei gay italiani, le Poste italiane emettevano uno speciale annullo celebrativo (primo annullo gay).

Arcigay esprime la propria vicinanza alla famiglia di Massimo Consoli e al figlio Lorenzo. La comunità lgbt (lesbica, gay, bisessuale, trans) deve moltissimo alle sue battaglie e al suo esempio.

Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, e Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, chiedono al Sindaco di Roma Walter Veltroni che sia accolta la richiesta di Massimo Consoli di essere seppellito nel cimitero acattolico di Roma. “Crediamo che questo gesto sia anche un importante riconoscimento alla vita e alle opere di un importante intellettuale italiano e romano”, affermano.