In vista delle elezioni parlamentari del 4 marzo, Arcigay nazionale ha creato il portale votoarcobaleno.arcigay.it per monitorare le posizioni dei canditati e delle candidate in merito ai diritti delle persone LGBTI e offrire così uno strumento utile di orientamento per gli elettori.
Abbiamo chiesto ai candidati di Cremona di sottoscrivere i seguenti obiettivi:
matrimonio egualitario, attraverso il quale si otterrebbe la piena equiparazione dei legami tra persone omosessuali e i legami tra persone eterosessuali; legge contro l’odio omotransfobico, un’iniziativa legislativa che definisca un’aggravante per i crimini che hanno origine nell’odio verso le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, e che metta in campo azioni strutturali di contrasto e di prevenzione soprattutto in ambito educativo; la riforma delle adozioni, affinché, tenendo al centro l’interesse primario del minore, sia resa possibile l’adozione per i/le single e le coppie formate da persone dello stesso sesso e la tutela dei diritti dei minori che già vivono in famiglie omogenitoriali; accesso alle pma (procreazione medicalmente assistita) per donne lesbiche e single; depatologizzazione della condizione trans, per il riconoscimento della condizione transessuale, del cambio di nome e identità come scelta libera e autonoma dell’individuo e non come malattia.
Cinque obiettivi concreti per costruire un orizzonte fatto di autodeterminazione, tutela e pari diritti.
A rispondere al nostro appello e sottoscrivere la piattaforma con le nostre cinque proposte sono stati: i candidati di Liberi e Uguali Annamaria Abbate, Martina Draghi, Lapo Pasquetti, Paolo Bodini, Marcello Modini, Roberta Valmachino; i candidati di Potere al Popolo! Emanuele Ballintani, Francesca Berardi e Marcella Boccia, Lidia Beduschi, Giampiero Carotti, Mario Lottaroli; la candidata per il Partito Democratico, Valeria Fedeli; la candidata di +Europa, Marina Tana; il candidato di Per una Sinistra Rivoluzionaria, Francesco Favalli.
La situazione di Cremona rispecchia in parte il trend generale: a livello nazionale il maggior numero di adesioni alla piattaforma è arrivato da LeU (146), seguito da Potere al Popolo! (134), Partito Democratico (51), +Europa (31), Movimento 5 Stelle (23).
Non pervenute le risposte dei partiti della coalizione di Centro Destra che, anzi, promettono arretramenti in tema di diritti civili, minacciando di modificare la legge Cirinnà e fomentando di fatto l’odio verso qualsiasi tipo di minoranza.
La strada verso la piena parità di diritti è ancora lunga ed è importante che la comunità LGBTI abbia in parlamento dei rappresentanti che abbiano a cuore e portino avanti istanze di civiltà. Grazie alla piattaforma (che invitiamo tutti a consultare) i cremonesi potranno esprimere un voto consapevole sul “fattore lgbti” dei candidati in corsa.
L’appello che lanciamo oggi non è ai candidati e alle candidate, ma agli elettori e alle elettrici: tocca a noi, attraverso il nostro voto di domenica, indicare la via ai nostri futuri governanti.