L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro ma non per le persone trans*!
Se escludi le persone trans* escludi i loro talenti è la Campagna nazionale per il diritto al lavoro delle persone trans* che Arcigay realizza per il 1° maggio 2022.
Il tasso di disoccupazione delle persone trans* in Italia è cinque volte superiore alla media nazionale. Questo perché la discriminazione comincia durante il colloquio di lavoro dove, nella maggioranza dei casi, si viene respinti.
Vogliamo lanciare un messaggio chiaro: escludere un* candidat* per una posizione lavorativa solo perché la sua identità non è conforme al documento o alle aspettative sociali di maschile e femminile significa escludere potenziali talenti. A danno della persona esclusa, ma anche delle stesse imprese.
Il lavoro è un diritto, le persone trans* hanno diritto al lavoro!
Healthy Peers, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Arcigay, LILA e Conigli Bianchi, arriva ufficialmente online con un sito interattivo tutto suo, www.healthypeers.it, insieme a una campagna social su Instagram, Twitter e Facebook che promuoverà la cultura della prevenzione e della salute sessuale nel solco della strategia per la salute e il benessere sessuale messa in campo da Arcigay.
La nostra azione nasce nella convinzione che tutte le persone hanno il diritto di essere informate e di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, basate sul consenso e libere da coercizione, discriminazione e violenza. I diritti sessuali delle persone devono essere sempre protetti e garantiti, anche fornendo strumenti di conoscenza affidabili che permettano di fare scelte libere e informate, e cercando, come proverà a fare Healthy Peers, di incoraggiare atteggiamenti non giudicanti e non stigmatizzanti, e un approccio alle relazioni positivo e rispettoso.
Per la campagna era fondamentale allontanare la sessualità da logiche e narrazioni prestazionali, stigmatizzanti e demonizzanti, da qui l’idea di raccontare il sesso come se fosse un grande parco divertimenti, dove l’esplorazione del piacere può diventare un’avventura sex-positive e dove l’esperienza dellə propriə pari, o peer, rappresenta la chiave per orientarsi al meglio. Il sesso è sinonimo di fluidità, per questo i vari mondi raccontati in Healthy Peers sono in comunicazione tra loro, per incoraggiare uno sguardo su identità, orientamento e comportamenti il più intersezionale possibile. Allo stesso modo le grandi giostre del sex park sono un’allegoria che salda assieme al concetto di divertimento quelli di scelta e consapevolezza, consenso e responsabilità.
In Healthy Peers una baia dei pirati può trasformarsi in un luogo dove si combatte l’ageismo che imperversa nella società, uno shuttle può virtualmente portare a far sesso a gravità zero e aiutare a superare i bias abilisti che tuttə noi ci portiamo dietro, e l’addentrarsi in un cruising a cielo aperto o nelle segrete di un Chemsex Castle può essere un’occasione per fare riduzione del danno e informare rispetto a dipendenze da sostanze o comportamentali.
Sui canali social e sul sito di Healthy Peers ogni settimana si troveranno informazioni sulla prevenzione dell’HIV e delle principali infezioni sessualmente trasmissibili, con un’attenzione particolare allo stigma e agli aspetti sociali e culturali. Pari spazio troveranno approfondimenti sul piacere, interviste, traduzioni e rimandi a progetti che in Italia e all’estero fanno un lavoro di divulgazione su questi temi. Ci saranno poi aree speciali e contenuti sulla sessualità e all’affetività dedicati a adolescenti, persone intersex, trans e non binarie, donne che fanno sesso con donne, persone con disabilità e uomini che fanno sesso con uomini, con un’attenzione particolare agli over 50. Popolazioni queste che hanno estrema rilevanza sul piano epidemiologico ma che soffrono una scarsità di programmi educativi a loro dedicati.
I tanti contenuti del sito saranno visitabili attraverso una grande mappa interattiva: da là si potrà anche salire su una Giostra del Sesso per mettere alla prova le proprie conoscenze su piacere sessuale e safer sex, visitare un blog in continuo aggiornamento e per chi ha più coraggio sarà possibile addentrarsi in una Casa della Paura dove sfatare le tante leggende metropolitane sulla sessualità.
Healthy Peers è solo un punto di partenza, è un’iniziativa aperta a collaborazioni e suggerimenti, non si pone come detentore di un sapere univoco, ma come portavoce di una collettività. C’è il potenziale e la volontà di sviluppare ampliamenti sempre più inclusivi anche dal punto di vista linguistico e di accessibilità per le persone neurodivergenti, e il desiderio di diventare un punto di riferimento sulla salute sessuale per tuttə, non solo le persone LGBTQIA+.
Sul piano dei diritti, e della cultura della sessualità e dell’affettività, gli strumenti sono ancora inadeguati ai bisogni registrati, la convergenza tra tre associazioni, con una storia diversa alle spalle, politicamente lancia un segnale preciso: unire le forze è l’unico modo per fare la differenza.
La campagna social di Healhty Peers è realizzata grazie al supporto non condizionato di ViiV Healthcare tramite il progetto “Sexperts Online”
ARCIGAY LANCIA LA NUOVA EDIZIONE DEL PROGETTO NATO NEL 2019 PER SENSIBILIZZARE E COMBATTERE L’OMOLESBOBITRANSFOBIA E L’ODIO IN TUTTE LE SUE FORME NEL MONDO DELLO SPORT, CHE TANTO PUO’ E DEVE DARE IN TERMINI DI EDUCAZIONE, RISPETTO E AMICIZIA.
DAL 28 MARZO AL 2 LUGLIO Italia in campo contro l’omofobia
Premia 🏆Atleta 🏆Società sportiva 🏆Tifoseria 🏆Giornalista sportivo …che tra aprile 2021 e maggio 2022 hanno sviluppato progetti, fatto dichiarazioni significative e preso posizione su tematiche lgbti+ in ambito sportivo.
La commissione sarà composta dal gruppo di Arcigay Sport Nazionale e da 35 squadre/gruppi sportivi lgbti+ e si riunirà il 14 maggio per votare le candidature.
Al voto della commissione si aggiungerà quello del pubblico che dal 15 maggio al 15 giugno potrà esprimere la propria preferenza sul sito di Arcigay Sport.
www.arcigaysport.it Il palco per la consegna degli award sarà quello di Milano Pride 2022!
La candidatura, in prima persona o per terzi, deve essere inviata entro il 10 maggio a sport@arcigay.it. Per essere accolta questa deve essere accompagnata da una documentazione valida (foto, video, articoli di giornali, ecc) che attesti le veridicità della proposta.
Era il 1981 quando il New York Times pubblicava un articolo dal titolo “Raro caso di cancro tra 41 omosessuali”. Fu così che l’AIDS venne presentato al mondo e la storia di quell’epidemia si legò a doppio filo a quella della comunità LGBTQIA+, in un circolo vizioso in cui omofobia e sierofobia si sono alimentate l’un l’altra fino ad oggi.
U=U è la campagna internazionale che racconta una rivoluzione iniziata nel 2008 con lo Swiss Statement: le persone che vivono con HIV e assumono correttamente i farmaci non trasmettono il virus per via sessuale. La sigla sta per Undetectable = Untransmittable, ed è traducibile con “Positivə ma non infettivə“. U=U è anche un metodo di prevenzione dell’HIV chiamato TasP.
La PrEP (Profilassi Pre-Esposizione) è un farmaco che consente alle persone che non hanno l’HIV di ridurre sostanzialmente il rischio di contrarre il virus. E’ un’efficace forma di prevenzione per HIV ma non protegge da altre IST (Infezioni Sessualmente Trasmesse) e prima di assumerla, oltre alla prescrizione medica, è necessario fare il test e altri esami.
Arcigay Rete Donne Transfemminista per il 25 novembre 2021 – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
CI DICONO CHE SIAMO… Deboli Dipendenti Volubili Facili Passive Isteriche Esasperanti Frigide Acide Stupide Vittime
INVECE NOI SIAMO… Potenti Emancipate Autodeterminate Libere Arrabbiate Combattive Resistenti Ribelli Sorelle Transfemministe…
Soprattutto… ci vogliono ZITTE…
ma noi ZITTE non lo saremo MAI.
La campagna di Arcigay Rete Donne Transfemminista per il 25 novembre 2021 – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – nasce per smascherare le parole del patriarcato che non raccontano le donne ma sono utilizzate per stigmatizzarle, depotenziarle, controllarle e colpevolizzarle. Opponendo alle parole che ci sono imposte quelle che scegliamo perché sentiamo nostre, vogliamo raccontarci, riscrivere e trasformare la storia che ci vuole destinate a subire e a morire, celebrando l’empoderamento delle donne e con esso, la nostra ribellione, la nostra resistenza, la nostra autodeterminazione, la nostra potenza, la nostra sorellanza.