Le parole del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, durante la sua ultima conferenza stampa-show, sono il megafono di una cultura misogina, omofoba e sessita, che prevale oggi a destra ma è purtroppo presente sovente anche a sinistra, magari solo in maniera più politicamente corretta e temperata.
Arcigay, assieme ad Agedo, Arcilesbica, Certi Diritti, Famiglie Arcobaleno e al resto del movimento LGBTQI italiano si sta mobilitando in tutto il paese per rispondere in maniera consapevole e responsabile alle parole di Berlusconi e dei berluscones. Nel frattempo chiediamo, anche a partire dal territorio casalasco, che i soggetti individuali e collettivi di orientamento liberale che stanno prendendo le distanze da una destra che si pone al limite della costituzionalità, lo facciano anche sui temi dei diritti civili, della laicità e delle pari opportunità, che vede proprio le donne, gli/le omosessuali e i/le trans come soggetti più a rischio di discriminazione, emarginazione e violenza psico-fisica. All’amministrazione comunale invece chiediamo di proseguire il lavoro che su queste tematiche, troppe volte considerate d’élite da parte della “sinistra conformista”, che è stato già egregiamente iniziato individualmente dall’assessore Paola Daina e dalla consigliera Gloria Barili, solo un caso che siano due donne?
Lorenzo Lupoli – portavoce casalasco Arcigay Cremona “La Rocca”