Tutti gli articoli di Matteo Tammaccaro

NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO

NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO.
L’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE NON SI TOCCA

La prima campagna realizzata da Arcigay per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre)
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Arcigay lancia la campagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO. L’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE NON SI TOCCA

Sei istantanee, sei polaroid, per fotografare la violenza più subdola, quella che limita l’autodeterminazione e la libertà delle donne sul proprio corpo, sul proprio orientamento sesso-affettivo, sulla propria identità di genere e sulle proprie scelte di vita.

La campagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO” rimette al centro il corpo delle donne: un corpo liberato, non performante e non conforme, che chiede di occupare uno spazio pubblico e politico.

I corpi della campagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO” sono corpi “senza volti” perché la violenza sulle donne lesbiche, bisex, trans*, intersex e sulle donne che decidono di portare una gravidanza per altri/altre così come la violenza che colpisce tutte le altre donne, non guarda in faccia nessuna, calpestando i diritti di tutte.

La violenza di cui  si parla nella campagna non è solo la violenza fisica e psicologica, ma è anche la violenza che nasce da un sistema patriarcale e di oppressione alimentato da stereotipi e pregiudizi, basato sulla cultura dell’odio e del giudizio, rinforzata da una rappresentazione binaria della società. La violenza che si esprime attraverso un linguaggio sessista, non inclusivo, non rispettoso e per questo violento, che ammantandosi di paternalismo e di falsi moralismi, produce marginalizzazione e isolamento.

A questa violenza le donne protagoniste della campagna non si arrendono. In tutte le istantanee – anche in quelle in cui l’immagine è più impattante – il messaggio che emerge è positivo: le donne sono pronte a lottare per difendere il proprio diritto all’autodeterminazione. Come? Fermando la mano che viola, la mano che abusa, la mano che interviene senza consenso. E scegliendo invece di stringere la mano che accoglie, che unisce, che genera amore, che si sceglie.

Infine, le protagoniste della compagna “NESSUN CONTROLLO SUL MIO CORPO” sono donne che prendono parola in prima persona, rifiutando ogni tentativo di sovra-determinazione da parte di altri/altre. Alle loro parole, fa da cassa di amplificazione la parola di Arcigay.

LE DONNE PROTAGONISTE DELLA CAMPAGNA

Michela, lesbica
Amo le donne. Starecon un uomo non cambierà ciò che sono
Lo “stupro correttivo” ai danni delle donne lesbiche è un crimine d’odio

Faraa, bisex
Non sono confusa, Non sono una facile. Sono bisessuale
Il pregiudizio sulla bisessualità alimenta le discriminazioni

Valeria, trans*
Non è una vagina a fare di me una donna
La violenza di genere colpisce anche le donne transgender

Federica, intersex
Ho il diritto dei scegliere il mio destino
Medicalizzazione e mutilazione genitale delle persone intersex è una violazione dei diritti umani

Giorgia, asessuale
Non c’è niente che non va in me. Per essere felice, non ho bisogno del sesso
Isolamento e marginalizzazione sono forme di violenza

Jackie, gestante per altri/altre
Essere madre è una libera scelta. Ma anche non esserlo, lo è.
L’espressione “utero in affitto” è violenza che si annida nel linguaggio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Convocazione Congresso Territoriale

CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO PROVINCIALE

Alle socie e ai soci

È convocato il Congresso provinciale del Comitato Arcigay “La Rocca” Cremona in prima convocazione per il  giorno  21/10/2018 alle ore 05.00 presso la sede in via Speciano 4 – 26100 Cremona e, qualora non si raggiunga il sufficiente numero legale, in seconda convocazione per il giorno 22/10/2018 alle ore 21.30 presso la sede in via Speciano 4 – 26100 Cremona per discutere, in prima o eventualmente in seconda convocazione, dei seguenti punti all’ordine del giorno:

  1. Rinnovo delle cariche sociali;
  2. Varie ed eventuali;

Hanno diritto al voto le socie e i soci dell’Arcigay “La Rocca” iscritti entro la data di convocazione del congresso, in regola con il versamento della quota associativa annuale all’apertura dei lavori del congresso.
È ammesso il voto per delega fino ad un massimo di due deleghe per ciascun socio. È possibile scaricare il modulo per la delega a questo indirizzo.
Il Congresso Territoriale è convocato secondo le norme dello Statuto territoriale, dello Statuto nazionale e del Regolamento del XVI Congresso nazionale di Arcigay.

Cremona, lì 18/09/2018

La Presidente
Ilaria Giani


CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO TERRITORIALE

Alle socie e ai soci

È convocato il Congresso del Comitato territoriale Arcigay “La Rocca” Cremona in prima convocazione per il  giorno  21/10/2018  alle ore 06.00 presso la sede in via Speciano 4 – 26100 Cremona e, qualora non si raggiunga il sufficiente numero legale, in seconda convocazione per il giorno 22/10/2018 alle ore 21.00 presso la sede in via Speciano 4 – 26100 Cremona per discutere, in prima o eventualmente in seconda convocazione, dei seguenti punti all’ordine del giorno:

  1. Illustrazione e votazione delle Mozioni presentate per il XVI Congresso nazionale di Arcigay;
  2. Elezione dei Delegati al XVI Congresso nazionale di Arcigay ed eventuali sostituti;
  3. Nomina del/i socio/i da proporre come Consigliere/i nazionale/i al XVI Congresso nazionale di Arcigay;
  4. Eventuale discussione e approvazione di Ordini del Giorno, Raccomandazioni ed Emendamenti allo statuto da inviare al XVI Congresso nazionale.

Hanno diritto al voto le socie e i soci dell’Arcigay “La Rocca” iscritte entro la data di convocazione del congresso, in regola con il versamento della quota associativa annuale all’apertura dei lavori del congresso.
È ammesso il voto per delega fino ad un massimo di due deleghe per ciascun socio. È possibile scaricare il modulo per la delega a questo indirizzo.
Il Congresso territoriale è convocato secondo le norme dello Statuto territoriale, dello Statuto nazionale e del Regolamento del XVI Congresso nazionale di Arcigay.

Cremona, lì 18/09/2018

La Presidente
Ilaria Giani

Proiezione “The constitution: due insolite storie d’amore”

Giovedì 21 giugno, in collaborazione con Arena Giardino – Cinema, si terrà la proiezione del film “The constitution: due insolite storie d’amore”.

Pluripremiato in tutta Europa, è la storia di tre persone molto diverse tra loro che, inaspettatamente e contro la loro volontà, si ritroveranno unite e dipendenti l’una dall’altra.

Vjeko, insegnante di scuola superiore che ha dedicato tutta la sua vita allo studio della lingua croata e alla storia della nazione. Vive in un appartamento nel centro di Zagabria con suo padre Hrvoje, un Ustascia, un ufficiale dell’esercito fascista croato, ora costretto a letto da oltre sei anni. Inoltre, meno di un anno fa, Vjeko ha perso l’amore della sua vita, il violoncellista Bobo.
Senza più voglia di vivere e con seri propositi di suicidio, Vjeko trova piacere solo nelle passeggiate a notte fonda, quando vaga per la città vuota vestito da donna e con il viso truccato. Una notte un gruppo di uomini lo ferma, lo picchia e lo abbandona in strada privo di sensi.
In ospedale incontra Maja, un’infermiera che abita nel seminterrato del suo stesso palazzo. La donna lo riconosce e inizia a prendersi cura di lui e di suo padre infermo. In cambio Vjeko accetta di aiutare il marito di Maja, il poliziotto di origine serba, Ante, a preparare un esame sulla Costituzione croata.

Arcigay invita tutti alla proiezione del film, che si terrà giovedì 21 giugno alle ore 21:40 presso l’Arena Giardino a Cremona, presso il Parco Tognazzi.
Ingresso di 6€ per i possessori di tessera Arci e Arcigay.

Proiezione film “Pride”

Giovedì 17 maggio, alle ore 21.00, Arcigay Cremona “La Rocca” presenterà presso il Circolo Arci di Ombriano Pride, il film del 2014 diretto da Matthew Warchus, vincitore nello stesso anno della Queer Palm al Festival di Cannes 2014.

Locandina del film Pride

La pellicola, che tratta una storia vera, ambientata nella Londra del 1984, racconta la storia di Mark Ashton (Ben Schnetzer) un giovane attivista gay membro della Young Communist League, con l’idea di raccogliere fondi per sostenere la lotta e il lungo sciopero dei minatori vessati dalle scelte politiche della premier Margaret Thatcher. Mark, con l’aiuto di alcuni compagni (cinque uomini e una donna) riuscirà a creare un movimento, il gruppo “Lesbians and Gays Support the Miners” (LGSM) il cui scopo è quello di raccogliere donazioni nella comunità gay e lesbica londinese in sostegno dei minatori. I ragazzi incontreranno non poche difficoltà durante il loro cammino, soprattutto a causa del contesto culturale dell’epoca. Arcigay invita tutta la cittadinanza alla proiezione non solo per l’importanza storica del film, ma anche perché è convinta che Pride possa appassionare spettatori differenti, al di là dell’orientamento sessuale dei suoi protagonisti.
Ingresso con tessera Arcigay o Arci.

TRASCRIZIONE ATTO DI NASCITA A CREMA. ARCIGAY: ATTO LEGITTIMO E DOVUTO

“Il Comune di Crema trascrivendo la registrazione dell’atto di nascita dei due gemelli figli di una coppia omosessuale, non ha fatto altro che riconoscere il diritto dei bambini in questione ad essere accuditi e il dovere dei genitori di occuparsi entrambi dei loro bisogni”: lo dichiara Ilaria Giani, Presidente di Arcigay Cremona. Che prosegue: “In Italia ormai ci sono fiumi di pronunciamenti giuridici e ben due sentenze della corte di Cassazione che sanciscono la correttezza della registrazione firmata dalla Sindaca Stefania Bonaldi, che ha semplicemente provveduto a riconoscere un atto di nascita di un paese straniero come da giurisprudenza consolidata, senza attendere i mesi necessari al pronunciamento di un giudice, che avrebbe sancito la stessa cosa”, conclude Giani.
“Si riconosce quindi il diritto dei bambini, a prescindere da come sono stati concepiti, ad essere cresciuti, educati, mantenuti dalla coppia che li ha messi al mondo e, contestualmente, il dovere dei genitori di farsi carico dei bisogni dei figli”, le fa eco Gabriele Piazzoni, Segretario nazionale Arcigay. Che prosegue: “L’indignazione che viene manifestata da alcuni, non è legata alla pratica della gestazione per altri, dato che in occasione di tutte le altre registrazioni di figli di coppie eterosessuali, che costituiscono la stragrande maggioranza dei ricorrenti da tale pratica all’estero, nessuno batte ciglio, ma è legata al pregiudizio per cui una coppia omosessuale non possa crescere adeguatamente dei bambini. Le famiglie omosessuali con figli sono una realtà ormai da molti anni, e l’unico problema che hanno questi bambini sono proprio i diritti che gli vengono negati da chi vuole imporre i propri pregiudizi agli altri”. “Non fa male ricordare inoltre che la legge Cirinnà richiama numerosi articoli che si occupano propriamente dei figli di entrambi i membri della coppia unita civilmente. Dunque, la legge ha riconosciuto espressamente che si possano avere due mamme o due papà, uniti civilmente, con buona pace di chi vuole continuare a vivere di pregiudizi”, conclude Piazzoni.