Sabato 17 gennaio 2014, alle ore 14.00, in Piazza Luigi Einaudi a Milano, Arcigay Cremona, assieme a tutti gli altri Comitati Territoriali Arcigay della Lombardia, parteciperà alla manifestazione di protesta contro il Convegno “Difendere la Famiglia per Difendere la Comunità”, una iniziativa patrocinata ed organizzata da Regione Lombardia utilizzando il logo di EXPO 2015, che presenta e dà legittimità istituzionale ad organizzazioni che considerano l’omosessualità una malattia, e pretendono di potere e dovere “curare” gli omosessuali. L’Omosessualità da decenni non è più considerata una malattia dall’organizzazione Mondiale della Sanità, ma una normale variante del comportamento umano. Le loro teorie, che pretendono di “riparare” gli omosessuali, sono considerate ciarlataneria da tutta la comunità scientifica italiana ed internazionale, e la loro applicazione è considerata pericolosa e dannosa da parte dell’Ordine degli Psicologi.
La mobilitazione contro la legittimazione istituzionale di questo convegno da parte di Regione Lombardia è imponente, e moltissime sono le proteste giunte da tutto il mondo contro questo convegno, con perfino una richiesta formale da parte del BIE – Bureau international des Exposition, l’ente internazionale che regola EXPO – di non utilizzare il logo ufficiale per pubblicizzare una iniziativa di questo genere, considerando il suo utilizzo un abuso da parte della Regione.
Nonostante questa mobilitazione, il Presidente Roberto Maroni e l’Assessore regionale Cristina Cappellini, moderatrice del convegno, non hanno voluto togliere il patrocinio. Ci troviamo quindi a chiamare tutti i cittadini alla partecipazione alla manifestazione di protesta per evidenziare il nostro più forte dissenso e il nostro sdegno per una iniziativa medievale che, alimentando l’ignoranza e la discriminazione, pone la Lombardia a fianco dell’Iran o dell’Arabia Saudita, allontanandola in modo vergognoso dalle posizioni, ormai patrimonio comune, della civiltà occidentale.
Gabriele Piazzoni
Presidente Arcigay Cremona “La Rocca”